Supreme Dutch, ecco i pneumatici riciclabili da 20.000 chilometri Futuro Prossimo

Supreme Dutch, ecco i pneumatici riciclabili da 20.000 chilometri Futuro Prossimo

Pedalare senza preoccupazioni: sembra il sogno proibito di ogni ciclista. Eppure, a volte, i sogni diventano realtà. Supreme Dutch, azienda dei Paesi Bassi, ha presentato una tecnologia che potrebbe mandare in pensione uno degli incubi peggiori di chi si sposta su due ruote: le forature. I loro pneumatici riciclabili, completamente privi d’aria, sono strutturati in materiale termoplastico espanso capace di assorbire gli urti e mantenere la forma originale per migliaia di chilometri. Fino a 20.000, per l’esattezza. Un’eternità nel mondo del ciclismo, dove cambiare una camera d’aria è un rituale tanto comune quanto fastidioso. La promessa non è solo quella di eliminare le forature, ma di offrire un’alternativa ecologicamente sostenibile all’usa-e-getta che caratterizza il mercato attuale delle gomme.

Una soluzione per professionisti e flotte

Supreme Dutch non si è limitata a creare un semplice pneumatico solido: ha sviluppato un modello basato su una struttura in termoplastico espanso che assorbe gli urti e previene le deformazioni. L’obiettivo? Eliminare per sempre le forature, ridurre la manutenzione a quasi zero e garantire una durata record. E un anno dopo lo sviluppo, inizia la produzione. Una proposta irresistibile per le aziende che gestiscono bike sharing, per i rider che consegnano a domicilio e per le amministrazioni che mantengono flotte di biciclette. C’è però un ostacolo: l’installazione richiede strumenti specializzati, rendendo questi pneumatici riciclabili poco accessibili ai singoli ciclisti. Dimenticatevi di sostituire la camera d’aria nel garage di casa; sarà necessario rivolgersi a un’officina dotata dell’attrezzatura appropriata.

Si, ma il comfort di pedalata è all’altezza?

Un pneumatico indistruttibile serve a poco se trasforma ogni uscita in bici in una sessione di fisioterapia per la colonna vertebrale. Supreme Dutch assicura sensazioni di guida identiche a quelle offerte da un pneumatico tradizionale gonfiato a 3,5 bar. Una sfida ambiziosa, considerando che i pneumatici pieni sono stati storicamente criticati per la loro rigidità eccessiva, che trasmette ogni minima imperfezione dell’asfalto direttamente alla schiena del ciclista. L’azienda olandese sostiene tuttavia che il loro prodotto è in grado di assorbire efficacemente le asperità stradali e garantisce un’ottima aderenza, grazie allo strato esterno in gomma che può essere scelto tra vari brand rinomati come Schwalbe, Continental o Vittoria.

Pneumatici riciclabili, l’impatto ambientale

Oltre alla robustezza, i pneumatici riciclabili di Supreme Dutch puntano sulla sostenibilità ambientale. Prodotti con materiali riciclabili, promettono di ridurre gli sprechi limitando la necessità di sostituzioni frequenti. Un vantaggio significativo per le città che investono nella mobilità sostenibile e cercano di contenere la produzione di rifiuti. Rimane però un interrogativo: al termine del loro ciclo vitale, questi pneumatici potranno essere facilmente riciclati o riutilizzati? E soprattutto, il loro costo di produzione (e quindi di sostituzione) sarà davvero vantaggioso nel lungo periodo?

Per ora, il marchio si concentra sul mercato professionale, ma c’è la speranza che questa tecnologia possa un giorno essere disponibile anche per le nostre biciclette quotidiane. La domanda sorge spontanea: sareste disposti ad abbandonare i pneumatici tradizionali per un modello indistruttibile, anche se questo significa affidarsi a un professionista per l’installazione?

La risposta, probabilmente, dipende da quante volte vi siete ritrovati a camminare sotto la pioggia con la bici a mano e una gomma a terra.

L’articolo Supreme Dutch, ecco i pneumatici riciclabili da 20.000 chilometri è tratto da Futuro Prossimo.

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