Quando Tina Dura della Virginia Tech ha iniziato a studiare i campioni di sedimenti lungo la costa del Pacifico americano, probabilmente non immaginava di scoprire una delle minacce più sottovalutate del continente. I suoi carotaggi raccontano una storia inquietante: ogni 450-500 anni, la Zona di Subduzione di Cascadia si risveglia dal suo sonno geologico e scatena uno tsunami capace di ridisegnare la geografia costiera.
L’ultimo episodio risale al 1700. Fate voi i conti. Il suo studio, appena pubblicato su PNAS, dimostra che quando accadrà di nuovo, le conseguenze saranno molto peggiori di quanto previsto finora.
La zona di subduzione di Cascadia: una bomba geologica
La Zona di Subduzione di Cascadia si estende per oltre 1100 chilometri dalla California settentrionale alla Columbia Britannica. È qui che la placca Juan de Fuca scivola sotto quella nordamericana, generando una pressione mostruosa. Secondo i dati NOAA, negli ultimi 10.000 anni si sono verificati più di 40 terremoti di magnitudo superiore a 8, almeno 19 dei quali hanno raggiunto magnitudo 9 e rotto l’intera lunghezza della zona di subduzione.
Il terremoto del 1700 ebbe una magnitudo stimata tra 8.7 e 9.2. Provocò un abbassamento istantaneo della costa di diversi metri e generò un tsunami che attraversò l’Oceano Pacifico, raggiungendo il Giappone dove fu documentato come “tsunami orfano” (uno tsunami senza terremoto locale associato). Ma questa volta sarà diverso: lungo quelle coste oggi vivono 50 milioni di persone.

Tsunami Cascadia: non solo onde gigantesche
La ricerca pubblicata sui Proceedings of the National Academy of Sciences rivela un aspetto terrificante che va oltre il tsunami stesso. Come documentato nello studio di Dura, quando la faglia si romperà, intere aree costiere sprofonderanno istantaneamente di 0.5-2 metri. Non è subsidenza graduale: parliamo di minuti.
Parliamo di innalzamento del livello del mare equivalente a due metri in minuti. Perché non ne parliamo di più?
Questo fenomeno trasformerà permanentemente la geografia costiera. Terreni oggi asciutti diventeranno paludi saline, aeroporti si ritroveranno sotto il livello del mare, strade e infrastrutture critiche saranno sommerse per decenni, forse secoli.
Se un grande terremoto con tsunami a Cascadia accadesse oggi, le pianure alluvionali potrebbero espandersi di 90-300 chilometri quadrati, più che raddoppiando l’esposizione alle inondazioni di residenti, strutture e strade. Entro il 2100, considerando l’innalzamento del livello del mare dovuto ai cambiamenti climatici, l’esposizione alle inondazioni potrebbe triplicare.

Numeri che fanno paura per lo tsunami Cascadia
I modelli di Dura e del suo team sono agghiaccianti. Secondo le stime della Virginia Tech, un terremoto oggi metterebbe a rischio 14.350 residenti, 22.500 strutture e 1.250 chilometri di strade. Cinque aeroporti, 18 strutture critiche (scuole, ospedali, stazioni di polizia), otto impianti di trattamento acque reflue e 57 potenziali fonti di contaminazione si troverebbero nella nuova zona alluvionale.
Ma il vero incubo arriva guardando al futuro. Entro il 2100, quando l’innalzamento del livello del mare dovuto ai cambiamenti climatici si sommerà alla subsidenza da terremoto, molte comunità costiere potrebbero diventare semplicemente inabitabili.
Quando accadrà il prossimo tsunami Cascadia?
Gli scienziati sono chiari: non è questione di “se”, ma di “quando”. Recenti studi del 2025 hanno rivelato che alcune stime precedenti sui tsunami potrebbero essere state sovrastimate in certe aree, ma il rischio complessivo rimane drammaticamente alto. Il Modello Nazionale di Rischio Sismico USA stima una probabilità del 15% per un terremoto di magnitudo 8.0 o superiore nei prossimi 50 anni.
La Federal Emergency Management Agency ha già modellato gli scenari: 5.800 morti diretti dal terremoto, altri 8.000 dal tsunami, oltre 100.000 feriti e costi economici stimati in 134 miliardi di dollari. Come vi raccontavo in questo articolo, le nuove tecnologie di previsione sismica potrebbero darci qualche giorno di preavviso, ma per Cascadia potrebbe non bastare.
Il silenzio di Cascadia dura da troppo tempo. Ogni anno che passa aumenta la probabilità che questa faglia decida di farsi sentire. E quando lo farà, cambierà per sempre la geografia della costa occidentale americana. Possiamo davvero essere preparati per qualcosa di questa portata?
L’articolo Cascadia, tsunami con onde di 30 metri può colpire gli USA è tratto da Futuro Prossimo.
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