Gli italiani consumano meno energia elettrica: la domanda diminuisce dell'1% rispetto al 2024 Futuro Prossimo

Nell’ultimo report di Terna emerge chiaro che l’Italia nei primi cinque mesi dell’anno ha consumato meno energia elettrica. Il fabbisogno nazionale si è fermato a 125 miliardi di kWh, con una flessione dell’1,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il mese di maggio ha consolidato questo trend, registrando una domanda di 24,2 miliardi di kWh, pari a un calo del 2,7% rispetto a maggio del 2024. Il dato ancora più preciso, corretto per il numero di giorni lavorativi e per la temperatura media, attesta un calo attenuato, sia attesta a -1,8%. Ciò è dovuto dal fatto che maggio di quest’anno ha avuto un giorno lavorativo in meno e una temperatura inferiore di circa 0,6°C.

È interessante notare come la riduzione dei consumi ha riguardato in maniera uniforme l’intero territorio: -3,1% al Nord, -3% al Centro e -1,6% nel Sud e nelle Isole. Una dinamica opposta a quella registrata nel 2024, quando la domanda elettrica era aumentata del 2,2% rispetto al 2023. Allora, a pesare era stata soprattutto l’estate particolarmente calda, che aveva portato all’uso massiccio dei climatizzatori.

Oggi, invece, diversi fattori sembrano contribuire alla contrazione dei consumi domestici. Oltre al clima più mite, hanno inciso l’evoluzione tecnologica, una maggiore sensibilità ambientale e l’adozione di comportamenti più consapevoli da parte dei cittadini. Tra questi rientra anche una maggiore attenzione agli sprechi energetici, spesso legati a criticità nascoste negli impianti domestici.

Come sottolinea la guida di Acea Energia, tra le cause più comuni di spreco c’è la dispersione di corrente, spesso dovuta a impianti vecchi o mal isolati. Questo fenomeno, apparentemente invisibile, può generare un consumo costante e significativo se non viene rilevato per tempo.

Altri elementi critici includono l’uso prolungato di climatizzatori e stufe in abitazioni con scarso isolamento termico, la presenza di elettrodomestici obsoleti e impianti di riscaldamento poco efficienti. Anche piccoli guasti non diagnosticati per tempo possono aumentare il fabbisogno energetico.

Parallelamente, però, si diffondono scelte orientate all’efficienza. Sempre più famiglie italiane installano impianti fotovoltaici, rinnovano i propri elettrodomestici con modelli ad alta efficienza e adottano soluzioni smart per il monitoraggio dei consumi in tempo reale.

A tali comportamenti si affianca una crescente attenzione al risparmio in bolletta e all’impatto ambientale delle abitudini quotidiane. Una trasformazione graduale, ma significativa, che sta contribuendo a ridurre la domanda complessiva di energia elettrica a livello nazionale.

L’articolo Gli italiani consumano meno energia elettrica: la domanda diminuisce dell’1% rispetto al 2024 è tratto da Futuro Prossimo.

Energia 

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